I viaggi aerei fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, ma occorre trovare nuovi modi per diminuire il loro impatto su ambiente e clima.
«Un’idea – spiega Horizon – è quella di ridisegnare radicalmente l’ala di un aeromobile in modo che richieda molto meno carburante». Si tratta proprio di quello che sta facendo il progetto Prandtlplane ARchitecture for the Sustainable Improvement of Future AirpLanes (Parsifal) che vede come capofila l’università di Pisa e al quale collaborano partner tedeschi, francesi e olandesi.
L’aviazione rappresenta il 3% di tutte le emissioni di gas serra dell’Unione europea ed è considerata una delle forme di trasporto più dannose per l’ambiente. Come spiega Horizon, sono stati quasi 1 miliardo i passeggeri che nel 2016 hanno solcato i cieli europei e il loro numero continua ad aumentare, «La crescita dell’aviazione europea è stata sbalorditiva. L’effetto è che, anche se molte altre industrie stanno riducendo le emissioni di gas serra grazie all’efficienza e alle nuove tecnologie, l’impatto dell’aviazione è in aumento».
Per i nuovi modelli, l’industria dell’aviazione ha un tempo di attesa di almeno 10 anni per ricevere la certificazione e volare, se si basano su configurazioni esistenti. Per un progetto basato su un concetto diverso, i vari passaggi necessari richiederebbero più tempo».
Intanto, altri ingegneri si ispirano alla natura per sviluppare componenti aeronautici stampate in 3-D che potrebbero ridurne il peso fino al 30%. Minore è il peso di un aereo, minore è il consumo di carburante, con conseguente riduzione significativa delle emissioni di CO2.
Melanie Gralow è un ingegnere che progetta biomimetica per il progetto Bionic Aircraft, che sta studiando soluzioni ispirate alla natura per migliorare i componenti e la costruzione degli aeroplani. ed evidenzia che «Le superfici sottili o le barre tendono a deformarsi molto facilmente durante il processo di produzione. Si possono irrigidire applicando una certa struttura superficiale. La struttura a nido d’ape è una di quelle strutture bio-ispirate che possono essere utilizzate per irrigidire una parete senza aggiungere troppo peso».
Bionic Aircraft si ispira anche ai fili d’erba che sopportano la forza del vento flettendosi proprio come alcuni componenti degli aerei. «I carichi flettenti – spiegano i ricercatori – sono forze che agiscono su una struttura lateralmente e quindi possono provocarne la piegatura». La Gralow aggiunge: «Un filo d’erba è cavo all’interno e ha un sistema a doppia parete, ne ha bisogno per resistere alla forza del vento in natura, ma nel mondo tecnico anche i montanti devono resistere alla flessione. Applicando il sistema a doppia parete ai montanti, possiamo renderli più leggeri, ma allo stesso tempo rigidi quanto devono essere».
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