Il ritorno alle agenzie: quando l’offline vince sull’online

Debutta AIDIT, la nuova associazione di categoria creata in seno a Federturismo e presentata nei giorni scorsi a Roma nella sede romana di Confindustria

Il ritorno alla distribuzione fisica e alle figure consulenziali offline è un tema che emerge da più parti: nei giorni scorsi, durante il BWTalks moderato dal direttore di TTG Italia Remo Vangelista, anche i relatori presenti sul palco dell’evento ne avevano sottolineato l’importanza.

E proprio su questa tendenza, che sta riportando le vendite in mano alle agenzie di viaggi su strada, Aidit ha deciso di improntare il proprio percorso, sottolineando come il futuro della distribuzione sarà contraddistinto da un modello o2o, dall’online all’offline appunto, inserendosi in una dinamica di scenario che sta coinvolgendo anche grandi player digitali del retail come Amazon o Zalando, che hanno deciso di dare il via a una vendita ibrida.

Prima l’arrivo dei grandi portali b2c e la disintermediazione attuata dagli stessi operatori. Poi la conseguente contrazione del mercato agenziale, “passato dai 13mila punti vendita del 2009 ai 9mila attuali”. E ora il nuovo, e soprattutto inaspettato, ritorno dei consumatori ai negozi fisici, ma purché “tecnologicamente avanzati” e in grado di “abbandonare la logica artigianale.

Domenico Pellegrino è partito da questa premessa per spiegare la nascita di Aidit, la nuova associazione della distribuzione in seno a Federturismo presentata nei giorni scorsi a Roma nelle sede romana di Confindustria. La realtà conta ad oggi poco più di mille agenzie e volti tutt’altro che sconosciuti del settore come Giuseppe Cassarà, oggi vicepresidente vicario.

Uno scenario nuovo di cui, secondo Pellegrino, anche le agenzie di viaggi “possono diventare protagoniste”, ma a patto di saper investire sulle nuove tecnologie. “Bisogna superare la concezione dell’agenzia come bottega isolata dal contesto, uscire dalla dimensione artigianale per entrare in una gestione industriale e in una logica di internazionalizzazione e attitudine al cambiamento”. Una trasformazione su cui ha voluto porre l’accento anche Cassarà: “Il digitale – ha affermato – deve essere vissuto come un’opportunità per la quale si richiede alle agenzie una forte specializzazione che sia in grado di differenziarle in termini di servizio dai grandi siti online globali di viaggio”.

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